sabato 11 luglio 2009

Crisi e finanza: al G8 c’è già uno scoglio

Tutto è pronto. Dalle «dichiarazioni più importanti», come ha detto Silvio Berlusconi ieri durante una conferenza stampa, ai menù di pranzi e cene, tutti rigorosamente made in Abruzzo, con un trionfo di specialità enogastronomiche locali. Ma il piatto forte della prima “colazione di lavoro” del G8 sarà la crisi economica e le nuove regole per la finanza ribattezzate dal ministro Giulio Tremonti “global legal standard”. Uno dei temi più ostici del vertice, su cui la convergenza è grande finché si resta ai principi, ma lo è molto meno quando si scende nei dettagli. Ad ammettere le difficoltà dell’operazione su cui il titolare dell’Economia sta lavorando da mesi è stato lo stesso premier che ha addirittura ipotizzato uno slittamento rispetto al G20 di Pittsburgh (che si terrà il prossimo 24-25 settembre). Appuntamento che si pensava decisivo ma che invece, secondo il premier, «non sarà definitivo per la riscrittura delle regole della finanza mondiale». Per avere un accordo di tutti, ha detto Berlusconi, «servirà un percorso non breve e piuttosto lungo». Tra gli altri temi principali su cui invece ci sarebbero già «dichiarazioni generalmente condivise» ci sono le questioni più strettamente politiche, la non proliferazione nucleare, la lotta al terrorismo, il futuro sostenibile, l’acqua per l’Africa e la sicurezza alimentare per cui sarebbe previsto uno stanziamento complessivo di 15 miliardi di dollari.Per quanto riguarda gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo, nella bozza finale gli otto grandi si impegnano a raddoppiarne l’entità entro il 2010 (rispetto al 2004) destinandone «la metà all’Africa» e a garantire «una maggiore efficacia d’azione del G8» attraverso «uno strumento di rendicontazione per fare il punto e lo stato di attuazione sugli impegni presi». Tutti sarebbero poi d’accordo sulla necessità di «una ripresa immediata dei negoziati» in Medio Oriente a partire dalla «soluzione dei due Stati» per due popoli, dalla fine «di ogni forma di violenza» e dal «congelamento degli insediamenti». «Intesa», si legge nel documento, anche sulla proposta russa di tenere una conferenza internazionale sul Medio Oriente a Mosca nel 2009.Sul clima l’impegno sarebbe quello di ridurre le emissioni globali di gas serra di «almeno il 50%» entro il 2050 e taglio drastico dell’80% entro lo stesso anno da parte degli otto grandi. Nel documento, i G8 si impegnano inoltre ad «obiettivi di riduzione di medio termine significativi e comparabili tra di loro» e avanzano «una richiesta esplicita alle economie emergenti di attuare azioni di riduzione delle emissioni». Il testo cita inoltre «l’importanza di limitare l’aumento globale delle temperature a 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali», ma è chiaro che gli occhi sono tutti puntati sul nuovo corso di Barack Obama in tema di ambiente.Il primo giorno di incontri vedrà riuniti i leader del gruppo degli 8 - Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia, Russia, Canada e Giappone - più il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, e il presidente di turno della comunità europea, lo svedese Fredrik Reinfeldt. Dalle 13 alle 15 ci sarà la colazione di lavoro in cui, come si diceva, si discuterà sui segnali di fine recessione, regolamentazioni finanziarie e il round di Doha sul commercio globale. Nel pomeriggio è prevista la sessione di lavoro sui temi globali: cambiamenti climatici, aiuti e sviluppo. La cena sarà invece dedicata ai temi politici internazionali con particolare attenzione a Medio Oriente, Iran, Corea del Nord, pirati somali, terrorismo e proliferazione nucleare.

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