martedì 16 marzo 2010

Per le Generali spunta a sorpresa il nome di Cucchiani

Si scalda il fronte delle nomine. Mentre l’ad dell’Eni, Paolo Scaroni, chiude definitivamente le voci sulla sua possibile candidatura alla presidenza del Leone («non sono interessato»), dal settimanale MilanoFinanza, solitamente bene informato su Piazzetta Cuccia, spunta la carta a sorpresa: il manager Enrico Tomaso Cucchiani, attuale presidente di Allianz Italia.

A comprimere i tempi delle grandi manovre ci sono le scadenze in arrivo. Mercoledì si riunisce il cda delle Generali per esaminare i conti 2009 e fissare la data dell’assemblea per il rinnovo dei vertici. Se l’appuntamento sarà fissato per il 20 aprile (il 24 in seconda) il termine per la presentazione delle liste cadrebbe il 5 aprile. Entro la fine della prossima settimana dovrebbe poi riunirsi il comitato nomine di Mediobanca, primo azionista del Leone con il 14,7%, dove l’ad Alberto Nagel presenterà la lista dei consiglieri per le Generali che si preannuncia più leggera (da 19 a 15 membri).

Gli umori che accompagnano la corsa alla poltrona più alta delle assicurazioni di Trieste cominceranno ad avvertirsi giovedì con la riunione del patto di sindacato di Rcs. Un appuntamento che molti ritenevano l’ultimo anello della catena e che invece si sta rivelando il primo nodo da sciogliere. Sul piatto c’è la questione della presidenza dei Quotidiani. I grandi soci, principalmente Cesare Geronzi (presidente di Mediobanca) e Giovanni Bazoli (presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa) avrebbero raggiunto l’accordo sulla sostituzione di Piergaetano Marchetti, ma sarebbero ancora in contrasto sulla candidatura di Giuseppe Rotelli, l’imprenditore della sanità lombarda che ha l’11% dei diritti di voto. Sui negoziati pesa come un macigno l’articolo pubblicato dal Corriere qualche giorno fa in cui si ricordava ai lettori, pur senza fare mai il nome del numero uno di Piazzetta Cuccia, che da un momento all’altro il ministro Scajola potrebbe sbloccare il regolamento sui requisiti di onorabilità per i vertici delle assicurazioni che bloccherebbe la strada a Geronzi su cui incombono antiche pendenze dei tempi di Banca Roma e Capitalia. Una mossa dietro la quale, secondo i maligni, ci sarebbe lo zampino di Bazoli.

La partita, stando alle indiscrezioni, sarebbe ancora aperta. Ma il nome di Cucchiani fatto ieri da MilanoFinanza lascia immaginare che il presidente di Mediobanca stia pensando di rinunciare al trasloco a Trieste. La sua rinucnia chiderebbe la partita per la presidenza di Mediobanca, dove si era inizialmente parlato di Marco Tronchetti Provera (che ha anche il 5% di Rcs) o di quella, nel nome della continuità, dell’attuale direttore generale Renato Pagliaro. Restano sullo sfondo gli umori della politica. A Milano si ragiona sulla nomina di Rotelli alla presidenza del Corsera, che non dispiacerebbe al premier Silvio Berlusconi, mentre a Roma si vocifera sulle riflessioni del ministro Giulio Tremonti, che sarebbe molto più interessato al destino di Mediobanca che a quello delle Generali.
 
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