Continua il corto circuito operativo innescato dal doppio binario adottato dall’Italia sugli sbarchi di immigrati. Mentre a Lampedusa il codice di condotta varato dal ministero dell’Interno, Marco Minniti, ha bloccato la nave di una ong spagnola, facendo infuriare Malta, a Pozzallo la Guardia Costiera, seguendo le indicazioni del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha tratto in salvo altri 408 migranti.
La crisi maltese è nata dal rifiuto delle autorità italiane (circostanza ancora non confermata dal governo) di concedere l’autorizzazione allo sbarco alla nave Golfo Azzurro, della organizzazione non governativa spagnola Proactiva Open Arms, che non ha rispettato il protocollo varato dal governo per le ong impegnate in attività di salvataggio. Sull’imbarcazione, secondo il giornale Times of Malta, ci sarebbero tre persone caricate a largo della Libia. Anche le autorità maltesi, però, hanno negato lo sbarco, sostenendo che il porto più vicino era quello di Lampedusa.
La situazione di stallo, stando alle notizie arrivate in serata, non si sarebbe ancora risolta, lasciando di fatto la Golfo Azzurro in attesa di istruzioni al largo delle coste dell’isola. Alle 22, in base alle rilevazioni effettuate in tempo reale dal sito MarineTraffic, l’imbarcazione risultava ancora bloccata a pochi chilometri dal porto de La Valletta.
Nelle stesse ore in cui il codice di condotta iniziava a creare la crisi diplomatica con la Repubblica di Malta, la nave della capitaneria Peluso soccorreva 404 profughi a bordo di diverse imbarcazioni al largo delle coste siciliane. La nave italiana ha effettuato due salvataggi diretti, mettendo in sicurezza i migranti che erano a bordo di due gommoni (152 nel primo e 126 nel secondo) ed ha effettuato il trasbordo da una nave, sempre della ong spagnola di Malta Proactiva Open Arms, della restante parte.
La Peluso è arrivata nel Porto di Pozzallo verso le 17 con a bordo 316 uomini, 72 donne e 16 minorenni, fra cui diversi bambini molto piccoli. Dalle operazioni di identificazione e trasferimento dei profughi nei vari centri di accoglienza sarebbero emerse diverse emergenze mediche. Dieci donne in gravidanza hanno accusato malesseri a causa della disidratazione, ma a causare maggiore preoccupazione sono stati i diversi casi di scabbia segnalati dalle autorità mediche.
La schizofrenia italiana sull’asse Malta-Pozzallo non è sfuggita al leghista Paolo Grimoldi, che ha comunque accolto con soddisfazione il primo sussulto di rigore da parte del governo. «Se è vero che l’Italia ha negato l’ingresso nelle sue acque alla nave Golfo Azzurro della ong spagnola Open Arms siamo soddisfatti, sarebbe un precedente clamoroso e immaginiamo le tonnellate di maalox che starà ingerendo la Boldrini alla notizia», ha commentato il deputato della Lega Nord e segretario della Lega Lombarda.
«Detto questo», ha proseguito, «stupisce che il nostro governo dopo tre anni e mezzo, dopo aver accolto oltre 600mila clandestini, di colpo sia rinsavito iniziando a mettere paletti a chi ci vuole far invadere e stupisce che ci sia in corso un braccio di ferro diplomatico con Malta, che ovviamente non vuole accogliere questa nave, che trasporta solo tre immigrati».
Solo domenica scorsa, ha ricordato Grimoldi, «abbiamo raccolto 127 immigrati dalla nave di MSF in acque internazionali e oggi di colpo diventiamo come gli ungheresi per appena tre immigrati? Strano. Speriamo che non sia un caso isolato ma diventi la regola, anche domani, quando non ci saranno da respingere navi con tre immigrati ma con centinaia di immigrati».
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