domenica 2 ottobre 2016

Sole24Ore in rosso. Cda spaccato, Squinzi lascia

I 50 milioni di rosso sono esplosi come una bomba sul Sole24Ore. A poche ore dal concitato consiglio di amministrazione che ha certificato il buco nei conti del gruppo e dal successivo ricovero d’urgenza dell’ad Gabriele Del Torchio (che nella tarda serata di venerdì ha subito un intervento al cuore) il presidente Giorgio Squinzi e cinque consiglieri hanno presentato le proprie dimissioni. Si tratta di Carlo Pesenti, ad di Italmobiliare, Claudia Parzani, avvocato internazionale, Livia Pomodoro, ex presidente del tribunale di Milano e Mauro Chiassarini, ad di Bayer Italia, e Maria Carmela Colaiacovo.

Ora il cda è in prorogatio in attesa che l’assemblea dei soci proceda alle nuove nomine. A provocare la spaccatura, secondo quanto riferito da alcuni dei consiglieri usciti, ci sarebbe stato un tentativo del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, azionista del Sole, di azzerare il cda attraverso «l’irrituale richiesta sulla preventiva disponibilità a rimettere in futuro il mandato». Diversa la versione della società editoriale, secondo cui Confindustria avrebbe semplicemente «preso atto» di tale disponibilità espressa in una lettera di Squinzi all’azionista, qualora «ciò fosse funzionale ad agevolare la realizzazione dell’operazione di rafforzamento patrimoniale».
Al di là dello scontro, resta sul tavolo la questione dei conti.   Il gruppo ha chiuso il primo semestre con una perdita netta di 49,8 milioni. I ricavi sono stati di 151,8 milioni, il margine operativo lordo negativo di 19,7 milioni e il risultato operativo negativo per 36,1 milioni. In questo quadro il cda di venerdì ha «ottenuto la disponibilità da parte dell’azionista di maggioranza a valutare positivamente un aumento di capitale».

 Boccia ieri ha poi assicurato che il Sole «è e sarà un asset fondamentale di Confindustria» e che l’azionista «sorveglierà da vicino il buon andamento del progetto di risanamento» intervenendo anche «laddove gli altri soci non dovessero supportare la società per la percentuale di competenza». Qualcuno ipotizza che per rastrellare le risorse necessarie i vertici di Viale dell’Astronomia busseranno  alla Luiss, gioiello del gruppo. Anche lì, però, forse non a caso, sono in atto grandi manovre. Il rettore Massimo Egidi, che scadeva nel 2018, si è dimesso. E la caccia al sostituto è già partita. In pole position ci sarebbe l’ex ministro Paola Severino.

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