giovedì 31 marzo 2016

"Cittadini vittime di abuso". L'Aduc denuncia le Entrate

L’operazione canone in bolletta non è ancora partita, ma il contenzioso si è già aperto. Dopo la pubblicazione del modulo e delle istruzioni per le autocertificazioni dei cittadini di non possesso del televisore da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’Aduc ha infatti deciso di presentare un esposto alla procura della Repubblica per abuso d’ufficio.

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, spiega l’avvocato Emmanuela Bertucci, che collabora dal 2004 con l’Aduc, « va ben oltre la delega ricevuta dalla legge di stabilità  e attribuisce ai cittadini l’onere di fare le veci dei Comuni, di fatto chiedendo loro di fornire le indicazioni sulla composizione del nucleo anagrafico e di assumersi la responsabilità penali di fatti altrui».
La questione sollevata dall’associazione di difesa dei consumatori non è di poco conto. Il meccanismo dell’autocertificazione previsto dal fisco per evitare un pagamento non dovuto del canone o il doppio pagamento all’interno di una stessa famiglia anagraficaricade  infatti nella normativa prevista dal dpr 445/2000 che punisce penalmente (con il carcere da 8 mesi a 4 anni) chiunque rilasci «dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso».
Secondo l’Aduc non ci sono dubbi. Riteniamo, contina Bertucci, «che si possa configurare il reato di abuso d’ufficio che punisce il pubblico ufficiale che, in violazione di norme di legge, intenzionalmente procura ad altri (lo Stato) un ingiusto vantaggio patrimoniale  (canoni non dovuti) e arreca ad altri (i cittadini) un danno ingiustoi, consistente o nel pagamento non dovuto di una imposta o alla assunzione di responsabilità penale per dichiarazioni attinenti fatti altrui».

© Libero