venerdì 17 febbraio 2012

Intesa non paga i debiti di Monti

Non è la prima banca che scappa dall’Italia, ma la mossa di Morgan Stanley, che il 3 gennaio ha chiesto al Tesoro di chiudere alcune posizioni aperte in prodotti derivati, con un esborso di 2,56 miliardi, lascia qualche dubbio in più. Via XX settembre avrebbe infatti tentato di mollare la patata bollente a Banca Imi (gruppo Intesa), chiedendole di prendersi in carico il pacchetto di derivati. L’istituto, però, secondo quanto risulta a Libero, si è ben guardato dall’accettare e si è cortesemente sfilato dall’operazione, malgrado i buoni rapporti con un governo dove siede l’ex ad Passera. La puzza di bruciato aumenta. Ed è arrivata fino in Parlamento, dove il deputato del Pdl Marcello De Angelis ha già presentato un’interrogazione urgente al governo.

© Libero