venerdì 26 febbraio 2016

Prove di pace in Ansaldo con la distribuzione della cedola

L' auspicio del governo sulla pace in Ansaldo Sts è forse ancora lontano. La matassa di polemiche, interventi regolatori e amministrativi scatenata dalla contestazione dei fondi sul prezzo dell' Opa lanciata da Hitachi è intricata. E le schermaglie si trascineranno sicuramente per diverse settimane. Ieri, però, l' annunciato duello in cda sul dividendo non è stato poi così aspro. Considerando i fronti di battaglia ancora aperti, si potrebbe addirittura parlare di segnali distensivi. 

Il board ha infatti deciso di accogliere l' indicazione arrivata dal cfo di Sts di portare la cedola a 18 centesimi, per un valore complessivo di 36 milioni, rispetto ai 30 distribuiti per l' esercizio 2014. La decisione non era affatto scontata, poché Hitachi (che attualmente controlla il 40% ceduto da Finmeccanica), secondo indiscrezioni della vigilia, avrebbe preferito non togliere risorse dalla cassa e, soprattutto, non scoraggiare ulteriormente le adesioni all' Opa, che continuano a procedere a rilento.
Tutt' altra, ovviamente, la posizione dei fondi Amber e della società Bluebell, advisor di Elliott, che insieme detengono circa il 25% del capitale di Sts e potrebbero decidere di non partecipare all' Offerta. Difficile sapere quali saranno le prossime mosse dei duellanti. Di sicuro, per ora, c' è che il 4 marzo (dopo il prolungamento deciso dalla Consob) scadono i termini dell' Offerta. E che il 15 il Tar del Lazio (che ha già disposto la sospensiva) deciderà nel merito sul ricorso di Hitachi contro il ritocco del prezzo d' Opa disposto dall' authority guidata da Giuseppe Vegas da 9,5 a 9,89 euro.
Nel frattempo può accadere di tutto. Sulla vicenda indagano i magistrati di Milano, pende un altro ricorso di Hitachi per il presunto concerto tra Bluebell Partners ed Elliot e la Consob ha acceso i riflettori sul possibile sforamento della soglia d' Opa (il 25%) da parte dei fondi.

Intanto Sts continua a macinare risultati. La società controllata da Hitachi, secondo i conti approvati ieri dal cda, chiude il 2015 con un utile netto di 93 milioni, in crescita del 15,3% rispetto all' anno prima. I ricavi sono stati pari a 1.383,8 milioni, in crescita del 6,2%, mentre il risultato operativo (Ebit) è stato di 135,8 milioni, in aumento del 9,1%. Nel 2015 gli ordini acquisiti ammontano a 1,336 miliardi di euro, in calo rispetto a 1,825 miliardi dell' anno precedente (-26,8%). Il portafoglio ordini è quindi di 6.410,4 milioni, contro i 6.120,8 milioni dell' anno prima (+4,7%). L' amministratore delegato e direttore generale, Stefano Siragusa, ha espresso «profonda soddisfazione e riconoscimento verso i colleghi per i risultati ottenuti e per il significativo aumento di produttività». Ansaldo Sts, ha proseguito, «si conferma una realtà tecnologica unica che garantisce da oltre 160 anni progresso e valore per clienti, azionisti e lavoratori, nonchè per il territorio in cui opera sia in Italia che all' estero».

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