mercoledì 11 maggio 2011

Quando Zaccaria diceva: diamo spazio al governo

Certo, Silvio Berlusconi fa capolino prima della beatificazione di Giovanni Paolo II, spunta dietro lo scudetto del Milan, interviene sulla Libia, parla come capo del partito, fa campagna elettorale come capolista alle comunali di Milano. Su tutti gli episodi e i ruoli ci sarebbe da discutere. Il presidente di una squdra di calcio non può festeggiare una vittoria o, forse, non può fare il politico? Se gli aerei italiani vanno a bombardare la Libia è più interessante ascoltare il presidente del Consiglio o Antonio Di Pietro? C’è una legge che vieta a rappresentanti di governo di candidarsi alle amministrative?

Qualunque siano i motivi delle sue apparizioni in video, però, alla fine sono i numeri che contano. È sui numeri che l’opposizione sta facendo fuoco e fiamme in questi giorni ed è sui numeri che l’Agcom esamina, decide e, eventualmente come è accaduto per il Tg1, punisce.
Si può discutere anche sui numeri, ovviamente, e si può anche cambiare idea. L’importante è saperlo. Ed è utile sapere, ad esempio, che le cifre dell’Osservatorio di Pavia contenute nell’esposto all’authority delle tlc confezionato da Roberto Zaccaria, ex presidente della Rai, deputato del Pd e coordinatore del gruppo di ascolto sul pluralismo dell'informazione, rispettano il principio dei tre terzi.
Di cosa si tratta? Si tratta di una regola che vige in Spagna e in Francia che proprio Zaccaria quando era a capo di Viale Mazzini si vantava di avere applicato rigorosamente. Questi i dati snocciolati con orgoglio dal deputato del Pd nel 2000 sotto il governo D’Alema: 29% del tempo al governo, 30,4% alla maggioranza e 32,7% alle opposizioni. Anche l’anno dopo, durante la campagna elettorale poi vinta da Berlusconi, Zaccaria sosteneva di avere riservato a governo, maggioranza e opposizioni un terzo ciascuno del tempo dedicato dalla tv di Stato all’informazione politica.

Ebbene, andiamo a leggere i dati contenuti nell’esposto con cui l’opposizione ha denunciato all’Agcom la «devastante presenza» del premier. Prendendo solo il “terribile” Tg1 diretto da Minzolini il governo è al 17,4%, la maggioranza al 33,1 le opposizioni al 38,6%. Fosse per il Zaccaria del 2001-2001 l’informazione appare sbilanciata a favore della sinistra. Non parliamo poi di quello che accade sull’intero panorama dei tg Rai. Qui il governo scende addirittura al 14,3% e la maggioranza al 31,5%. Complessivamente, dunque, abbiamo per il Tg1 una maggioranza più governo al 50,5 e per tutti i tg lo stesso dato al 43,8%. Delle due l’una: o le regole sono cambiate oppure bisogna chiedere a Zaccaria di far ristabilire gli equilibri.

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