sabato 1 luglio 2017

Crac banche venete, pagheremo 4mila prepensionati a peso d'oro

Oltre 45mila euro l’anno a testa. E questo il costo per i contribuenti degli esuberi provocati dal crac di Pop Vicenza e Veneto Banca. Il terreno per l’operazione di sostegno alla mobilità del settore, a dimostrazione che il disastro nel Nord Est è stato tutt’altro che un fulmine a ciel sereno, era stato preparato per tempo con la legge di stabilità. I provvedimenti attuativi sono però arrivati in zona Cesarini, solo qualche giorno prima del decreto salvabanche venete.

Il provvedimento dei ministeri del Lavoro e dell’Economia del 3 aprile che estende fino al 2019 l’allungamento da 5 a 7 anni dell’assegno straordinario di solidarietà per il settore bancario e uficializza il contributo pubblico a valere sul Fondo esuberi del credito è arrivato in Gazzetta ufficiale solo a metà giugno. Contributo che ridurrà dell’85% il contributo straordinario a carico del datore di lavoro per un massimo (al netto dei nuovi soldi per le venete) di 174 milioni per il 2017, di 224 milioni per il 2018, di 139 milioni per il 2019, di 87 milioni per il 2020 e di 24 per il 2021.
Il tassello era fondamentale per chiudere l’accordo con Intesa, che con la fusione si troverà a dover gestire 3.900 uscite. Di questi, secondo gli ultimi calcoli, 1.050 sono gli esuberi che emergeranno  nell’organico delle due ex popolari venete. La quota restante deriva dai prepensionamenti che si renderanno necessari tra gli 8.700 dipendenti di Intesa Sanpaolo. Uscite che ora la banca guidata da Carlo Messina potrà gestire avendo a disposizione un orizzonte temporale più ampio, anche se l’ad punta a chiudere tutto il prima possibile.
«Non ci saranno licenziamenti e tutti gli esuberi saranno gestiti su base volontaria», hanno assicurato sia dal governo sia da Intesa. Bene. Ma quanto ci costerà la rete di portezione sociale? Sul tavolo, all’interno del pacchetto da 5,2 miliardi destinato a Intesa, ci sono circa 1,3 miliardi per finanziare i prepensionamenti volontari. Il che significa che la banca avrà a disposizione 333mila euro per ognuno dei 3.900 esuberi. Ovvero 47mila euro per ciascuno dei sette anni di copertura.

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