martedì 26 gennaio 2016

Altro che tregua fiscale: quattro regioni aumentano l'aliquota Irpef

Le tasse non aumentano. Ma dall’anno prossimo. Per i contribuenti è in arrivo l’ennesima beffa. Come più volte annunciato e sbandierato da Matteo Renzi nella legge di stabilità è stata prevista una sorta di tregua fiscale, in base alle quale nessuna regione potrà incrementare l’addizionale Irpef. Quello che non è stato spiegato è che lo stop alle tasse partirà solo dal 2017 (quando si pagheranno i tributi relativi ai redditi del 2016), se prima non arriverà un’altra norma a cambiare le carte in tavola.

Nell’attesa, gli italiani si dovranno fare carico delle stangate varate nel 2015 dalle amministrazioni in difficoltà col bilancio.  La brutta sorpresa, fortunatamente, riguarderà solo poche regioni. Il conto (senza tenere conto di eventuali detrazioni) diventa sensibilmente più salato nel Lazio, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna, dove arriveranno mazzate tra i 100 e gli 850 euro. Novità anche in Lombardia, dove i rialzi saranno però lievissimi.
Non tutti i contribuenti saranno coinvolti dal rincaro. Nel Lazio, ad esempio, fino a 28mila euro di reddito l’aliquota rimane all’1,73%. Fra i 28 e i 35mila euro scende addirittura dal 2,33 all’1,73%. A far tornare i conti saranno le classi medio-alte. Sopra i 35mila euro, infatti, l’aliquota balza dal 2,22 al 3,33%. Per avere un’idea chi dichiara 40mila euro avrà un aumento di 250 euro. Il balzello aggiuntivo sarà di 350 euro per chi guadagna 50mila euro l’anno e di 850 per 100mila euro.

Rincari a pioggia (fino a 360 euro l’anno per redditi da 100mila euro) per i contribuenti liguri. Nel 2015 c’erano solo due aliquote: 1,23% fino a 28mila euro e 1,73% sopra. Ora si pagherà l’1,23% fino a 15mila, l’1,81 fino a 28mila, il 2,31% fino a 55mila, il 2,32 fino a 75mila e il 2,33% sopra.
Situazione invariata in Piemonte sotto i 28mila euro, con aliquota all’1,62% fino a 15mila e al 2,13% sopra. Dai 28mila ai 55mila l’addizionale balza al 2,75%, per arrivare al 3,32% fino ai 75mila (3,33% sopra) rispetto ad una aliquota massima precedente del 2,33%. Qui il caro Irpef è di 97 euro per 50mila euro di reddito e di 569 per 100mila). Anche in Emilia-Romagna gli aumenti più sensibili (fino a 297 euro per chi guadagna 100mila euro l’anno) sono per i redditi medio-alti. Fino a 15mila euro l’aliquota scende leggermente dall’1,43 all’1,33%. Da qui in poi parte il salasso. Fino a 28mila euro si arriva all’1,93%, fino a 55mila al 2,03%, fino a 75mila al 2,23%. Sopra si pagherà il 2,33%. Quasi impercettibile il cambiamento per i lombardi, dove lo scaglione tra 28 e 55mila euro vedrà l’aliquota passare dall’1,72 all’1,73% mentre i redditi sopra i 75mila pagheranno l’1,74% invece dell’1,73.

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