Solo il debito di Ama, Atac e Roma Metropolitane ammonta a 2,8 miliardi di euro. Quello pregresso del Comune, che i romani pagano con l’addizionale Irpef e tutti i contribuenti con l’esborso annuo del Tesoro di 300 milioni, è alla quota monstre di 12 miliardi di euro. In tutto fanno circa 15 miliardi che pesano sulla collettività. Poi ci sono le buche, i disservizi, il traffico, il guano sul lungotevere, i bus rotti, la metro che non parte. È in queste condizioni che Roma corre per ottenere la candidatura alle Olimpiadi del 2024. Se ci fosse da guadagnare qualcosa, si potrebbe anche capire che ci sia ancora qualcuno disposto a fare il tifo per ospitare l’evento.
Ma la storia recente dei giochi olimpici e le stime specifiche sui costi potenziali della kermesse romana elaborate dagli esperti dicono chiaramente che l’evento non solo metterà a ferro e fuoco una città evidentemente non pronta a reggere l’impatto devastante dei giochi, ma procurerà anche una fuoriuscita ingente di denaro pubblico che gli italiani saranno inevitabilmente destinati a restituire.
A fare il conto ci ha pensato lo stesso Comitato Roma 2024 in uno studio affidato al Ceis di Tor Vergata (Center for economics and international studies). Il corposo dossier è stato elaborato con lo scopo di dimostrare che lo Stato alla fine andrebbe in pareggio, con una equivalenza sostanziale tra le uscite di 7,44 miliardi e le entrate di identica cifra.
In realtà, come abbiamo già spiegato su Libero, non tutte le voci della tabella sono state inserite nella giusta colonna. Nell’elenco delle spese ci sono i costi di investimento di 3,89 miliardi, a cui si aggiungono 1,36 miliardi (il 30%) di costi imprevisti. I costi operativi sono 2,18 miliardi. Il conto totale sarebbe appunto di 7,4 miliardi. Tra le entrate ci sono le sponsorizzazioni nazionali (615 milioni), il merchandising (74 milioni), i biglietti italiani (346 milioni) i biglietti dei turisti stranieri (95 milioni), il contributo del Comitato olimpico internazionale (1 miliardo), i benefici del Villaggio olimpico (78 milioni) e la stima delle entrate fiscali come conseguenza dei giochi (1,15 miliardi). Fin qui si tratta di entrate per 3,4 miliardi. Il resto proviene da voci che è difficile considerare incassi, come gli investimenti pubblici già programmati per 2,21 miliardi, un contributo pubblico a fondo perduto di 466 milioni e il contributo pubblico a copertura degli imprevisti per 1,36 miliardi. Spostando, come sembra logico, queste somme sul lato delle uscite, si scopre che le Olimpiadi del 2024, ammesso che i costi non lievitino in corso d’opera (cosa che accade praticamente sempre), peserà sul bilancio dello stato per 11,48 miliardi a fronte di entrate per 3,4 miliardi. Il conto è facile. Restano da coprire 8,82 miliardi di euro. Soldi che non sborserà il Comune, ma verranno posti a carico della fiscalità generale. Così i contribuenti italiani oltre al debito storico di Roma pagheranno pure quello di Roma 2024.
© Libero