domenica 19 luglio 2015

Ntv si tiene buoni i francesi: ordina altri sette treni Alstom

Sette nuovi treni Alstom invece di altrettanti Alsando Breda V250 già disponibili sul mercato a prezzi di favore. Sarebbe questa la contropartita messa da Flavio Cattaneo sul piatto per tentare di trattenere i francesi dentro Ntv. Come abbiamo scritto su Libero lo scorso primo aprile, l’entusiasmo di Sncf (azionista con il 20%) per la società di Montezemolo & C. non è più alle stelle. Venerdì la conferma: le ferrovie francesi si sono astenute in cda sull’aumento di capitale  e si sono riservate di partecipare alla futura sottoscrizione. Il che vorrebbe dire abbassare sensibilmente la partecipazione in vista di un’uscita definitiva. Ipotesi che l’ad sta tentando si scongiurare attraverso una scommessa dagli esiti imprevedibili.

L’operazione riguarda il rafforzamento della flotta che, secondo quanto previsto dal piano industriale presentato lo scorso marzo, può avvenire in due modi: o acquistando nuovi treni dal fornitore storico di Italo, che è la francese Alstom, o recuperando materiale rotabile già in circolazione, come i Fyra-V250 di Breda (che peraltro in passato hanno avuto qualche problema tecnico),  a prezzi più vantaggiosi.
La scelta, ovviamente, non è a costo zero. L’opzione dei treni nuovi così come messo nero su bianco nel piano presentato ai sindacati, farebbe slittare dal 2018 al 2020 la fine dei sacrifici chiesti ai lavoratori attraverso i contratti di solidarietà. Un’eventualità che potrebbe far facilmente esplodere le tensioni sociali che già covano abbondanti in azienda. Basti pensare che martedì ci sarà il referendum tra i dipendenti  su un accordo per la riorganizzazione del lavoro non firmato da Cisl e Fast-Confsal. E che il 26 ci sara il terzo sciopero indetto dalla stessa Fast, che l’ultima volta ha bloccato più della metà dei treni programmati.

© Libero