venerdì 5 giugno 2009

Effetto benzinai: prezzi impazziti anche al negozio

Ricordate la storia dei benzinai? Al di là delle intricate spiegazioni dell’Unione petrolifera sui complicati meccanismi che regolano l’andamento delle materie prime sui mercati, quello che accade solitamente è che quando il prezzo del petrolio sale non facciamo in tempo ad uscire di casa che i cartelli del distributore di benzina sono già stati cambiati, con le cifre che salgono. Quando invece il greggio scende, potete anche star tranquilli che prima di vedere sconti sul carburante possono passare anche dei mesi.

Ebbene, la cattiva notizia è che i benzinai non sono affatto un caso isolato. Lo stesso identico meccanismo accade infatti anche con moltissimi altri prodotti che consumiamo regolarmente. Il gioco è sempre lo stesso: quando i prezzi all’origine salgono, salgono anche quelli per il cliente finale, quando scendono, gli altri restano uguali o, peggio ancora, aumentano. A svelare il trucchetto sono gli esperti del Cerm, che si sono presi la briga di mettere a confronto i prezzi alla produzione con quelli al consumo. Il risultato non lascia spazio all’immaginazione.

Da aprile 2007, si legge nello studio del Cerm, «entrambi gli indici hanno cominciato ad aumentare, con una dinamica più intensa per i prezzi alla produzione, a causa della fiammata dei corsi del greggio». Fin qui tutto normale. Il bello viene ora: da luglio-agosto 2007, mentre i prezzi alla produzione iniziano un rapido rientro che li porterà a ridursi di quasi il 9%, i prezzi al consumo resistono, si flettono leggermente, per poi riprendere ad aumentare. Lo stesso è successo in tempi più recenti. L’indice alla produzione tra settembre 2008 e aprile 2009 si è ridotto del 4,6%, l’indice al consumo è invece restato sostanzialmente invariato. Anzi, i prezzi che troviamo nei negozi da gennaio 2009 hanno già ripreso a salire. La sostanza, spiegano il direttore del Cerm e il senior economist Nicola Salerno, «è che in Italia i prezzi al consumo sono molto reattivi quando si tratta di aumentare, mentre non hanno mai voglia di scendere». Proprio come quelli della benzina. Un mal comune di cui, però, c’è poco da stare allegri.

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