sabato 16 maggio 2009

Fs, un uomo solo al comando

Altro che alta velocità. La vera rivoluzione nelle Fs partirà il 14 giugno. Da quel giorno sui treni italiani in cabina di guida ci sarà un solo macchinista. Può sembrare una banalità, visto che in tutto il mondo da anni nessuna compagnia si sogna più di pagare due stipendi per pilotare gioielli tecnologici ormai completamente automatizzati e supersicuri. Ma da noi sul doppio uomo al comando i sindacati avevano costruito una sorta di Linea Maginot, da difendere ad ogni costo e contro ogni evidenza. Il braccio di ferro con l’azienda, che si prolungava da anni, si è sbloccato solo la scorsa notte, con la firma da parte di tutte le sigle (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fast), tranne l’Orsa, dell’accordo programmatico per il rilancio delle Fs. Si tratta ora di vedere quanto sia costata l’intesa all’ad Mauro Moretti. Tra i punti principali, ad esempio, c’è la reinternalizzazione delle attività di manutenzione che dovrebbe portare a 900 assunzioni entro l’anno. Di sicuro, come ammettono pure i sindacati, si tratta di una svolta «epocale».