giovedì 14 maggio 2009

Dove sono i nuclearisti?

E' bastata l'approvazione di un emendamento al ddl sviluppo per riaprire la crociata contro il nucleare. Ambientalisti, ampie frange dell'opposizione, amministratori locali e molti organi di stampa hanno immediatamente rispolverato i vecchi slogan e si preparano a marciare contro il governo, accusato di voler insistere con pervicacia sulla folle strada del ritorno all'energia dell'atomo. Non stupisce. Quello che stupisce è il silenzio di tutti questi mesi dei nuclearisti convinti. Di tutti coloro, scienziati, imprenditori, neoambientalisti, politici ed esperti, che avevano salutato con entusiasmo la scelta del governo di procedere con estrema fretta al rilancio del nucleare per recuperare il tempo perduto dall'87 ad oggi. Tutti infatti sanno, come ha spiegato più volte il ministro Claudio Scajola, che tra costruzione, realizzazione e autorizzazione, per mettere in piedi una centrale servono almeno dieci anni. Ebbene la fretta annunciata dal governo appena insediato è stata tale che ad un anno di distanza siamo ancora a zero. Il ddl sviluppo è stato infatti approvato dal Senato e ora dovrà tornare alla Camera per il via libera definitivo. Da allora, il governo si è concesso altri sei mesi di tempo per avviare la ripartenza. In altre parole, se ne parla nel 2010, se tutto va bene. Ma non era una priorità?