Scrive il senatore M5S Nicola Morra, che definisce «nauseante» il titolo di Libero dedicato alla sindaca Virginia Raggi, che il cambiamento che i grillini porteranno in Italia «passerà anche da un cambiamento della qualità della stampa italiana. E automaticamente giornali del genere spariranno».
Per ora, però, a forza di liste di proscrizione contro i giornalisti e di disastrose gestioni amministrative, a sparire sono solo i consensi del Movimento. Sono settimane che gli osservatori si stupiscono della tenuta del partito di Beppe Grillo di fronte alle macroscopiche mosse false compiute dalla Raggi e ai numerosi scivoloni in cui sono incorsi diversi sindaci pentastellati sparsi per l’Italia. Colpa dei predecessori che hanno fatto peggio del peggio, dicono alcuni. Accecamento fideistico di chi simpatizza o milita nel movimento, spiegano altri.
Qualunque sia il motivo, il vento sta cambiando. E forse anche la pervicacia mista a tracotanza con cui i vertici del partito aggrediscono chiunque critichi l’operato del M5S e la claudicante morale grillina ci ha messo lo zampino.
Il giudizio più severo è quello che arriva dalle rilevazioni di Ixè. Secondo un sondaggio realizzato per la trasmissione Rai Agorà nel giro di una settimana il Movimento 5 Stelle ha perso addirittura il 2,3% dei consensi. I grillini sono infatti passati, negli orientamenti di voto degli italiani, dal 29,9% al 27,6%. A pesare, secondo gli analisti di Ixè, sarebbero proprio i pasticci della Raggi a Roma. Certo, le percentuali rimangono importanti. Ma è significativo che nello stesso periodo tutti i vecchi partiti martellati quotidianamente da Grillo & C. abbiano tenuto o addirittura conquistato posizioni. Il Pd, al 31%, si è limitato ad una limatura dello 0,1%. Mentre sono tutte in crescita le formazioni di centrodestra. Dalla Lega Nord (+0,2% al 13,3%) a Forza Italia (+0,1% al 12,5%) fino a Fratelli d’Italia (+0,7% al 4,1%). Salgono addirittura pure la Sinistra Italiana (+0,5% al 3,4%) e Area Popolare (+0,1% al 3,3%).
La «decrescita», tanto per citare un termine caro ai grillini, del Movimento è certificata anche da Swg, seppure in termini meno eclatanti. Secondo il sondaggio settimanale effettuato dall’istituto di ricerca i grillini sono scesi dello 0,6%, dal 27,3 al 26,7%. Anche in questo caso i voti sarebbero stati cannibalizzati dalle formazioni antagoniste. In particolare da Forza Italia (+0,5% al 13,4%) e Pd (+0,4% al 30,9%).
La musica non cambia per Index Research. Da un sondaggio realizzato per la trasmissione La7 Piazza Pulita il Movimento 5 Stelle in sette giorni ha perso mezzo punto secco percentuale, passando dal 29,5% dei consensi al 29%.
Non è la prima volta che il partito di Grillo vede sparire fette di potenziale elettorato in pochi giorni. Era già accaduto a settembre e a dicembre, con cali percentuali robusti. E anche allora l’erosione era stata attribuita principalmente alle disavventure della giunta capitolina. Tutta colpa dei giornalisti che si impicciano della Raggi? Il M5S non ha dubbi. Ma in attesa che i quotidiani non allineati spariscano, come auspica il senatore Morra, i grillini dovranno trovare in fretta il modo di recuperare voti. In primavera si vota in circa mille comuni. E la favola del complotto mediatico non se la berrano tutti.
© Libero