La possibilità, un po’ bizzarra, di vedere circolare sui binari italiani dell’alta velocità solo treni francesi sembra archiviata. Il colosso d’Oltralpe Alstom, che già fornisce i suoi prodotti alla Ntv di Montezemolo (che dal 2011 farà concorrenza alle Fs), questa volta è rimasto a bocca asciutta. Ad aggiudicarsi la mega commessa da 1,54 miliardi di Trenitalia per 50 convogli super veloci è stato infatti il consorzio italo-canadese formato da AnsaldoBreda (gruppo Finmeccanica) e Bombardier.
La decisione è stata accolta con entusiasmo da quanti, in questi mesi, avevano fatto il tifo per l’Italia, compreso l’ad delle Fs Mauro Moretti, che in alcune occasioni non aveva nascosto la speranza che a vincere fosse Finmeccanica. Anche per questo, per evitare sospetti o insinuazioni, le Ferrovie dello Stato hanno voluto mettere in campo una procedura di gara estremamente rigorosa, articolata in due differenti valutazioni, una tecnica e una economica, effettuate sulla base di punteggi assegnati con metodi stabiliti in partenza.
Nel dettaglio, i punti ottenuti dal consorzio italo-canadese sono stati 56,533 per la parte tecnica e 28,28 per la parte prezzi (30,8 milioni per treno). L’offerta del gruppo francese Alstom ha invece ottenuto 50,795 per la parte tecnica e 28,61 per quella relativa al prezzo (35 milioni). La formalizzazione della commessa arriverà dopodomani nel corso del cda di Trenitalia.
A sbaragliare la concorrenza è stato il nuovo Zefiro V300, mix della versione evoluta del V250 di Ansaldo con il gioiello di Bombardier già scelto dalle verrovie belghe ed olandesi. Il supertreno avrà una velocità commerciale di 360 chilometri orari e una massima di 400, una lunghezza di 200 metri e una capienza di 600 posti (raddoppiabili accoppiando due Zefiri uno dietro l’altro). Ma, soprattutto, sarà “interoperabile”, adatto cioè alla circolazione in otto diversi Paesi europei. Il convoglio è, insomma, l’asso nella manica di Moretti per affrontare la sfida della liberalizzazione del trasporto passeggeri attraverso la conquista di nuovi mercati. Secondo l’ad delle Fs si tratta del «miglior treno al mondo». In più, ha rivendicato con orgoglio l’ad, «siamo gli unici in Europa ad aver fatto una gara. La nostra decisione dimostra che ci sono vari modi per comprare treni: c’è chi compra a scatola chiusa e chi sceglie una via diversa, come abbiamo fatto noi, per imprimere uno sviluppo ai treni ad alta velocità».
Grande soddisfazione da parte di Pierfrancesco Guarguaglini. La vittoria della gara, ha detto l’ad di Finmeccanica, «è una grande opportunità e conferma la validità dei nostri prodotti, dei processi industriali che la nostra azienda sta implementando e delle referenze acquisite presso i maggiori clienti a livello mondiale».
© Libero