giovedì 29 agosto 2013

Niente Imu al ritorno dalle vacanze

L'Imu sparisce. Forse. Al di là degli annunci e dei festeggiamenti del governo e della maggioranza, per ora l'unica certezza uscita dall'atteso Consiglio dei ministri di ieri pomeriggio è che la prima rata della tassazione sulla prima casa e sui terreni agricoli viene definitivamente gettata nel cestino. Per sapere se ci sarà davvero il lieto fine, però, bisognerà aspettare ancora. Gli italiani dovranno rimanere col fiato sospeso almeno fino al prossimo 15 ottobre, quando sarà varata la legge di stabilità che dovrebbe contenere, secondo quanto promesso ieri dal premier Enrico Letta, l'abolizione totale della famigerata Imposta municipale unica.

 Anche a quel punto, però, potrebbe essere prematuro stappare lo spumante. Dal gennaio 2014 arriverà infatti la Taser, una service tax gestita dai comuni che dovrebbe unificare Imu e Tares i cui dettagli, e costi, sono tutti da definire. Sarà una tassa che riguarderà i servizi offerti ai cittadini e verrà formalizzata anch'essa nella legge di stabilità. «Con l'introduzione della service tax vogliamo creare un meccanismo federale di responsabilità, con i comuni che non saranno solo esattori», ha sostenuto Letta al termine del Cdm. Scatterà il meccanismo «pago, vedo, voto» e i sindaci diventeranno «protagonisti e avranno quindi la possibilità di fare scelte legate a progressività, a equità, alla loro responsabilità».

Per far capire il concetto il premier ha utilizzato l'esempio del condominio, dove ci sono «luoghi comuni, alcuni servizi, l'illuminazione» che vengono pagati col canone. Con la Taser, ha proseguito, «il tema dei servizi diventa il legame tra chi abita in una abitazione e la collettività e quindi il sindaco e il Comune che gestisce questa collettività».
Venendo al dunque, però, sembra di capire che la tassa piomberà sulla testa anche delle prime case, riproponendo di fatto la vecchia imposta appena abolita. «Con la service tax», ha infatti spiegato Letta, assicurando che non si tratterà di un'Imu mascherata, «si riconosce che la prima casa non produce reddito, ma un carico di servizi offerti dal Comune e conseguentemente delle spese della collettività».

A calcolare le spese saranno i sindaci. «Le percentuali di tassazione», ha spiegato Fabrizio Saccomanni in conferenza stampa, «verranno affidate ai comuni». La service tax, ha proseguito il ministro dell'Economia, «sarà parametrata alla superficie della casa e chi inquinerà di più pagherà di più». Per i servizi aggiuntivi, si utilizzerà come metodo di calcolo «sempre la metratura della casa». La nuova tassa avrà «due aspetti importanti, la gestione dei rifiuti urbani e dei servizi indivisibili». La seconda componente sarà a carico «sia del proprietario sia degli occupanti, con ampio margine di manovra da parte dei Comuni». Che non sarà, però, totale. L'autonomia sulle aliquote, ha promesso Saccomanni, «sarà limitata verso l'alto». Altre misure riguardano l'esenzione dell'Imu per le case invendute e l'abbassamento della cedolare secca dal 19 al 15%. Torna inoltre l'Irpef sulle case sfitte ed anche sui redditi dominicali dei terreni non affittati, che era stata cancellata con l'introduzione dell'Imu. Buone notizie anche per le imprese, che incassano la deducibilità del 50% dell'Imu ai fini Ires. Niente da fare invece per l'Irap: per l'imposta regionale sulle attitivtà produttive resta indeducibile.

Rimanendo in tema di tasse, dal Cdm di ieri sono usciti anche i «balzelli» pretesi dal Pd per dare il via libera all'abolizione dell'Imu chiesta dal Pdl. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato il rifinanziamento della cassa integrazione per 500 milioni e ha messo sul piatto 700 milioni per salvaguardare da qui al 2017 altri 6.500 esodati finiti nella tenaglia della riforma pensionistica della Fornero.
Il governo ha infine approvato il piano casa. Un progetto, ha spiegato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che prevede interventi per 4,4 miliardi, 4 miliardi a carico della Cdp e 400 milioni di «interventi sociali», con, tra le altre misure, un fondo specifico a favore dell'acquisto della prima casa per giovani coppie e lavoratori atipici sotto i 35 anni.

© Libero