giovedì 30 ottobre 2014

Zigliotto (PopVicenza): "Gli stress test? Un pacco preconfezionato"

«Un pacco precofenzionato». Non ci gira intorno Giuseppe Zigliotto. «Gli stress test», spiega il presidente degli industriali di Vicenza nonché consigliere di Pop Vicenza, banca che evitato per un soffio la bocciatura della Ue, «sono stati costruiti con una logica ben precisa, che punisce il sistema italiano, valorizzando i nostri punti di debolezza e penalizzando i nostri punti di forza».

Bankitalia, però, ha detto che il nostro sistema è robusto...
È proprio questo il punto. L’Europa ci boccia e Via Nazionale dice che stiamo bene. Dietro questa contraddizione si nasconde l’ennesimo fallimento del Paese, che non è riuscito, a partire dalla stessa Bankitalia, a far valere le sue regioni in sede comunitaria provocando un’altra grave perdita di credibilità. E le conseguenze non si fermeranno qui.

Che altro può succedere?
Le bacchettate europee provocheranno un’ulteriore stretta del credito. Se l’Europa considera più sano investire in derivati o giocare in Borsa piuttosto che finanziare l’economia reale, quale banca investirà più nelle piccole e medie imprese?

Forse la bacchettata si poteva evitare, ma ormai i giochi sono fatti. O pensa che il governo dovrebbe battersi per ridisegnare le regole della vigilanza?
Non credo sia utile cambiare continuamente le regole. Il bilancio complessivo degli stress test, però, è quello di un fallimento, sia sotto il profilo tecnico sia sotto il profilo politico. E il prezzo che pagheremo, se non si metteranno in campo misure correttive, sarà altissimo.

A quali misure pensa?
Ritengo che il ruolo degli istituti o nel sostegno all’economia debba essere riconosciuto sia per quanto riguarda il passato sia per il futuro. Questo significa che è diventata non più rinviabile un’operazione di sistema che permetta di ripulire le banche dai crediti in sofferenza. In caso contrario andremo tutti a gambe all’aria. Compreso il sistema delle banche popolari, che è finito nel mirino dei controllori europei proprio per aver fatto il suo mestiere, che è quello di finanziare le imprese del territorio.

© Libero