mercoledì 4 aprile 2012

Pdl e Lega sventano il blitz del governo sulla black list dei commercianti

I commercianti “cattivi” non finiranno più nella lista nera. La norma inserita dal governo nel dl fiscale per consentire ad Attilio Befera di innescare un perverso meccanismo delatorio-persecutorio nei confronti dei presunti evasori è stata disinnescata in commissione.

Ad ostacolare introduzione della black list dei negozianti che, in base a segnalazioni, non emetterebbero scontrini, sono stati principalmente i deputati del blocco Lega-Pdl, anche se l’iniziativa, prima del contrordine dei vertici del partito, aveva fatto storcere il naso anche a molti senatori del Pd. Per non perdere completamente la faccia, e permettere anche alla sinistra di vantarsi per il mantenimento del principio, il governo si è avventato su un emendamento di Gilberto Pichetto Fratin (Pdl), riformulandolo in maniera tale che, pur non essendoci più la lista, resti in piedi il meccanismo della delazione. Nel testo si prevede che «le agenzie fiscali e la guardia di finanza, nell’ambito dell’attività di pianificazione degli accertamenti, tengono conto anche delle segnalazioni non anonime di violazioni tributarie, incluse quelle relative all’obbligo di emissione della ricevuta o dello scontrino fiscale». Una soluzione non proprio limpida, che Pdl e Lega per un voto non sono riusciti a fermare.
Chi è andato su tutte le furie è invece il terzopolista Mario Baldassarri, il cui tentativo di sforbiciare un po’ la spesa si è infranto contro un invalicabile muro governativo-istituzionale. Il presidente della Commissione Finanze del Senato, nonchè relatore del dl fiscale, ha puntato il dito contro la Ragioneria dello Stato, che si sarebbe prestata, con «giudizi falsi e politici», ad offrire una sponda al governo per respingere una serie di emendamenti che avrebbero alleggerito un po’ le tasse per famiglie e imprese. Baldassarri, che non è l’ultimo arrivato sulle materie economiche, vuole vederci chiaro e ha annunciato un esposto sia contro la Ragioneria sia contro il governo.

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