venerdì 2 marzo 2012

La Germania contro Draghi: "Sta gonfiando la prossima bolla finanziaria"

Angela Merkel, stando a quanto riferiscono fonti italiane presenti al vertice bilaterale di Bruxelles in occasione del Consiglio europeo, si sarebbe complimentata con Mario Monti per l'ottimo andamento dello spread tra Btp e Bund. Ma la versione che circola in Germania è ben diversa. Sulle pagine dell'autorevole Sueddeutsche Zeitung si punta il dito direttamente su Mario Draghi , che con i suoi «mille miliardi a buon mercato» ha salvato i Paesi in difficoltà sul debito sovrano, tra cui ovviamente il nostro, rischiando, però, di «causare la prossima bolla finanziaria». Nell'articolo si sottolinea esplicitamente che il calo degli spread di Italia e Spagna è dipeso non solo dai pacchetti di risparmio intrapresi dai governi, ma anche dal fatto che «le banche italiane e spagnole hanno ottenuto molto denaro da Draghi e con questo hanno comprato i bond di casa». In questo modo, continua il quotidiano tedesco, si «copia» il modello della Fed del «mago Alan Greenspan», che «pompò enormi dosi di denaro nel sistema americano», con la conseguenza successiva del «collasso del sistema». L'insofferenza verso le mosse dell'ex governatore di Bankitalia arriverebbe direttamente dalla Bundesbank, dove il presidente Jens Weidmann, secondo quanto riporta il Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha scritto a Draghi per chiedere «un ritorno alle regole di sicurezza, che valevano prima dell'inizio della crisi finanziaria». Intendiamoci, le critiche tedesche non sono una novità. A Berlino, che peraltro si rifiuta di rafforzare altri meccanismi come il fondo salva stati, l'attivismo della Bce non è mai piaciuto. Questa volta, però, è difficile dargli torto. Come scrive il Financial Times, la liquidità di Draghi «fornisce un anestetico di tre anni» che «rimanda un potenziale mal di testa».

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