lunedì 31 gennaio 2011

Tempestati a ogni ora da vendite telefoniche. Lo stalking legalizzato

Pronto? Vuole vincere 100mila euro, telefonare gratis per tutta la vita, avere una Ferrari in regalo o sconti del 99% sulla bolletta della luce? Solitamente il telefono squilla mentre sei in bagno o stai dormendo. Una voce gentile ti lascia intravedere offerte irrinunciabili e ti assicura che ti farà perdere solo un minuto, ma dopo 15 ancora stai cercando di capire di cosa si tratta. È il meraviglioso mondo del direct marketing ovvero delle vendite telefoniche.

sabato 29 gennaio 2011

Il tracollo dei “duri e puri” della Fiom. In piazza più studenti che operai

Doveva essere la prova di forza. La rivincita dopo la sconfitta di Mirafiori. E invece, l’iniziativa della Fiom è stata la solita kermesse, con studenti e centri sociali a fare numero e, soprattutto, chiasso e i politici (da Sinistra Ecologia e Libertà alla Federazione della Sinistra, dall’Idv ai Verdi fino ad alcuni esponenti del Pd) ad elemosinare un po’ di consenso.

venerdì 28 gennaio 2011

Tremonti e il nuovo fisco: «Faccio la rivoluzione»

In attesa di inforcare i suoi amati sci - sabato prossimo sulle nevi del Cimone, dove si sfideranno i parlamentari italiani - per sfoggiare lo stile che lo scorso anno gli valse il titolo di “maestro di sci ad honorem”, Giulio Tremonti è alle prese con i nodi del fisco. Quelli, più generali, su cui stanno lavorando i quattro tavoli partiti in autunno, e quelli, più urgenti, legati al decreto legislativo sul federalismo municipale.

mercoledì 26 gennaio 2011

Poste liberalizzate col trucco. Antitrust e Agcom bocciano il decreto

È partita in ritardo e male la liberalizzazione dei servizi postali. Ieri sul decreto varato dal governo il 22 dicembre, otto giorni prima della scadenza fissata dall’Unione europea al gennaio 2011, è arrivata una pioggia di critiche dai presidenti di Antitrust e Agcom, ascoltati dalla commissione Trasporti della Camera. E oggi sarà il turno di Tnt Post, il principale operatore privato italiano, che anticipa a Libero la «totale insoddisfazione» per il provvedimento messo a punto dal ministero dello Sviluppo che non è «in linea con l’Europa» e non «rende il mercato italiano aggredibile dai competitori privati delle Poste».

lunedì 24 gennaio 2011

Fitch vede la recessione in Portogallo. Zapatero tenta di puntellare le Casse

Il Portogallo tornerà in recessione nel 2011. È solo una possibilità, quella sottolineata da Fitch, che però ha inserito il Paese tra quelli a rischio di declassamento alimentando ulteriori tensioni oltre a quelle che già scuotono il mercato dei titoli di Stato europeo. Più improbabile, secondo il responsabile dei rating sovrani dell’agenzia, David Riley, una “spaccatura” dell’euro, anche se ci saranno periodicamente nell’area episodi di destabilizzazione finché non verrà raggiunto il consolidamento fiscale.

venerdì 21 gennaio 2011

Trenitalia beffa le Fs d’Oltralpe

Dopo la campagna tedesca, con l’acquisizione di Arriva Deutschland, Mauro Moretti muove sulla Francia. Annunciata lo scorso autunno, ieri le Fs hanno ufficializzato la joint venture fra la controllata Trenitalia e Veolia Transport Rail per assaltare il mercato internazionale. Europeo in primo luogo, ma non solo.

«Il contratto Mirafiori farà ripartire l’Italia»

Altro che ricatto mafioso. L’accordo approvato a Mirafiori «semplicemente allinea le pratiche del lavoro in Fiat con quelle del resto d’Europa e del mondo industrializzato». Ad affermarlo non è Maurizio Sacconi e neanche Raffaele Bonanni, ma il Wall Street Journal, che in un’analisi pubblicata ieri conferma in tempo reale le affermazioni di Sergio Marchionne sull’applicazione del modello tedesco agli operai italiani. Ma il quotidiano della piazza finanziaria newyorkese va oltre le parole del manager, che ha detto di voler estendere il nuovo contratto a tutte le realtà della Fiat.

martedì 18 gennaio 2011

La Porsche va in Cina a fare la nuova Cajun

Niente referendum, psicodrammi nazionali, barricate ideologiche. Nel Paese dove nel 2005 il potentissimo sindacato Ig Metall accettò di aumentare l’orario di lavoro a parità di salario per traghettare la Volkswagen fuori dalla crisi, delocalizzare non è un crimine. Ci sta pensando la Porche, che per realizzare l’obiettivo di vendita di circa 200mila vetture l’anno potrebbe spostare parte della produzione in Cina.

lunedì 17 gennaio 2011

Anche le tute blu con Marchionne

Una vittoria numerica, sostanziale, politica. Al di là delle chiacchiere e dei tentativi del fronte del no di mescolare le carte, il risultato del referendum a Mirafiori uscito dal lunghissimo spoglio durato tutta la notte, è limpido e cristallino.

sabato 15 gennaio 2011

La crisi greca si paga nel pieno di benzina

Secondo le associazioni dei consumatori, tra costi diretti e indiretti, per gli automobilisti è in arrivo una stangata annua di circa 200 euro. La stima è obiettivamente difficile da verificare, ma sul prezzo della benzina c’è poco da discutere. Ieri la verde ha superato la soglia psicologia degli 1,5 euro. Gli ultimi a ritoccare il costo del carburante, secondo le rivelazioni di Quotidiano energia, sono stati gli aumenti di IP e Q8. Ma a sfondare la quota 1,5 nella media nazionale sarebbero i distributori di Tamoil.

La sinistra fa sempre gli stessi errori. Perde alle urne e se la prende col Cav

Non sapendo come incassare la sconfitta, Nichi Vendola si è buttato goffamente sul caso Ruby, sperando di distogliere l’attenzione. «Ancora una volta», riferendosi all’inchiesta “tempestivamente” riaperta da Milano dopo il verdetto della Consulta, «invece che guardare alle urne di Mirafiori guarderemo o perlomeno immagineremo quello che c’è nel tinello domestico di una delle ville del premier. La vita privata del premier impedisce a noi di poter vivere la politica come una contesa anche civile e culturale sul futuro del Paese».

venerdì 14 gennaio 2011

Il fronte del no a Marchionne si allea coi no-tav. La Camusso insiste: rispettare il voto

Stelle a cinque punte, centri sociali mobilitati, studenti in piazza, iniziative dei No Tav e della sinistra antagonista. Nelle ore che hanno preceduto l’apertura delle consultazioni (alle 22) tra i lavoratori sul piano Marchionne per Mirafiori il fronte del no al referendum ha continuato a raccogliere adesioni improprie e discutibili. Allargandosi a frange estremiste che poco hanno a che fare con la posta in gioco negli stabilimenti della Fiat.

Un valdostano costa quattro volte un lombardo

Dodicimila euro a testa per ogni abitante della Valle d’Aosta. Se i numeri non arrivassero dalla Ragioneria dello Stato, si potrebbe pensare ad uno scherzo. Neanche troppo divertente, considerate le tasse che sborsiamo. Eppure, quella cifra indica con esattezza certosina la somma spesa dallo Stato nel 2008 per finanziare la piccola regione del Nord Ovest.

giovedì 13 gennaio 2011

Si tengono 20 miliardi l’anno di tasse, ma le regioni “speciali” sono in rosso

Per avere un’idea di come funzionano i bilanci delle Regioni a Statuto speciale bisogna partire dal dato fiscale. E, soprattutto, dal fatto che per Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta il federalismo c’è già da tempo.

L’Europa dopa i mercati e fa salire i Bot

Più che nel videogame di Giulio Tremonti sembra di stare sulle montagne russe. Un brivido dietro l’altro. Anche ieri gli speculatori hanno preso di mira i titoli di Stato. E, a farne le spese, come previsto dal ministro dell’Economia, è stata pure l’Italia. In mattinata gli spread dei Btp sono volati di nuovo sui massimi a 204 punti base sopra il bund tedesco. Peggio hanno fatto i titoli spagnoli, a 277 punti vicino al record di 283 dello scorso 30 novembre, e quelli portoghesi, volati a quota 412 punti. Schizzati verso l’alto, ovviamente, anche i bond decennali di Irlanda e Grecia.

martedì 11 gennaio 2011

La vittoria di Tremonti: il deficit è sotto controllo

Piaccia o non piaccia, oltre alle battute Giulio Tremonti sa fare anche di conto. Con risultati, senza nulla togliere all’ironia del ministro, solitamente più efficaci. A certificare gli effetti della politica del rigore sui conti pubblici, di cui tanto si discute e si polemizza in questi giorni, ci ha pensato l’Istat, che ieri ha diffuso i dati sullo stato di salute delle pubbliche amministrazioni nel terzo trimestre del 2010. Cifre che lasciano poco spazio alle interpretazioni e registrano un netto miglioramento di tutti i principali saldi di bilancio. Quelli, per intendersi, che finiscono sul tavolo di Bruxelles e stabiliscono il grado di affidabilità dell’Italia nel mantenere gli impegni presi con l’Europa.

sabato 8 gennaio 2011

Disoccupazione record, ma il lavoro c’è. Un giovane su tre è senza impiego, ma nel 2010 sono rimasti vuoti 150mila posti

Si può discutere quanto si vuole sull’andamento della crisi. Ma che le brutte sorprese non siano finite è fuori di dubbio. La fotografia scattata ieri dall’Istat ci dimostra che, malgrado qualche timido segnale positivo, la strada per uscire dal pantano è ancora lunga. La disoccupazione non arretra di un millimetro e quella giovanile schizza a livelli da allarme rosso.

Ritornano gli speculatori. Tensione sui titoli italiani

Si sono arrovellati in molti, nelle ultime ore, nel tentativo di decifrare il sottile messaggio politico lanciato il giorno dell’Epifania da Giulio Tremonti. Ipotesi, illazioni, interpretazioni. Tutto si è immaginato tranne che il ministro dell’Economia volesse dire semplicemente quello che ha detto. E cioè che le turbolenze del Vecchio Continente sono tutt’altro che finite. Previsione puntualmente confermata ieri, con gli speculatori di nuovo in azione e i mercati finanziari di nuovo in fibrillazione.


Parte l’emissione da 5 miliardi per salvare l’Irlanda. E sa tanto di Eurobond

Somiglia molto agli Eurobond di Giulio Tremonti l’emissione obbligazionaria andata a ruba ieri sui mercati finanziari. Il titolo quinquennale da 5 miliardi collocato ieri dall’Unione europea è andato esaurito nel giro di un’ora con una richiesta tripla rispetto all’offerta.

giovedì 6 gennaio 2011

Non votare ci costa 16 miliardi

Altro che calcio-mercato. Si è tanto discusso, e polemizzato, sulla presunta compravendita di parlamentari, ma nessuno si scandalizza se per tenere in piedi a tutti i costi una legislatura traballante Giulio Tremonti sarà costretto a caricare sui conti pubblici, altrettanto traballanti, decine di miliardi di euro di spesa non preventivata.

mercoledì 5 gennaio 2011

I Btp fanno gola, ma affamano l’Italia

Per quanto possa sembrare bizzarro, per Giulio Tremonti il 2011 è già iniziato. L’Australia e i fusi orari non c’entrano. Si tratta di meccanismi contabili che poco hanno a che fare con i fuochi d’artificio e lo spumante, ma che ci dicono più di qualsiasi oroscopo cosa dobbiamo aspettarci dai prossimi dodici mesi.

Bersani-Marcegaglia: patto anti-Marchionne. Il Pd si spacca su Fiat e per non perdere pezzi il segretario si aggrappa a Emma

È un coro inedito quello che si è ascoltato ieri sull’affaire Marchionne. Un coro eterogeneo, ma perfettamente intonato nel chiedere un riassetto delle relazioni industriali attraverso un accordo interconfederale tra imprese e sindacati sulle regole per la rappresentanza.