giovedì 21 gennaio 2010

Mantenere la casa in Italia costa 375 euro al mese

Un frullatore di qua, una bolletta di là. Ed ecco che a fine mese, quasi senza accorgersene, il portafoglio è più leggero. Che saranno mai, direte voi, poche decine di euro. In realtà, tra affitto (o mutuo che più meno è la stessa cosa), accessori, elettrodomestici e prodotti vari ogni 30 giorni spendiamo in media a testa 375 euro. A fare i calcoli ci ha pensato Confcommercio, che ha messo in fila sia le spese fisse sia quelle variabili sostenute dalle famiglie nel 2008. Il conto è presto fatto. Ed è abbastanza salato. Nella colonna dei costi obbligatori ci sono, oltre all’affitto, le bollette per l’acqua e la luce e i costi di manutenzione. Totale: 276,5 euro pro capite. Più numerose le componenti variabili. Si va dagli utensili agli elettrodomestici, dal tessile agli accessori per le piante, fino alla cristalleria e al tessile. La spesa complessiva è di 97,5 euro. Il totale 375 euro al mese. In un anno si arriva a 4.448 euro. Come dire, considerando il reddito medio degli italiani, che tre buste paga se ne vanno solo per mantenere casa. Poi ci sono gli alimentari e l’abbigliamento.Ben magra consolazione che non siamo i soli. Anzi, in Europa c’è chi spende più di noi anche se poi la media è inferiore alla nostra. Secondo il rapporto Europa Consumi elaborato dall’Ufficio studi di Confcommercio, la spesa complessiva pro capite dei cittadini dei 27 Paesi Ue ammonta a poco meno di 4.000 euro l’anno. Solo per mobili, elettrodomestici e articoli di arredamento il conto è di 850 euro, con punte in Austria e Irlanda (1.260 euro). In Italia, come abbiamo visto, stiamo intorno a 1.200 euro. Anche su affitti, acqua, elettricità, gas e manutenzione della casa, stiamo un pochino sopra la media, che è di 3.100 euro. Ma c’è anche chi spende molto di più. A partire dai Paesi scandinavi. In Danimarca, ad esempio, la spesa ammonta a 5.431 euro, in Svezia 4.294 ed in Finlandia a 4.250 euro. All’interno delle spese fisse ovviamente è la voce affitti a farla da padrone in tutti i Paesi, assorbendo circa 2.163 euro per abitante. Solo per gli affitti in Italia nel 2008 sono stati spesi 2.274 euro per abitante. Ma ci battono di un bel po’ Paesi come la Danimarca, la Finlandia, la Francia, l’Irlanda e la Svezia. Per il complesso delle spese per l’abitazione, sommando cioè sia le fisse che quelle per l’arredamento e gli elettrodomestici, Bulgaria e Romania sono i Paesi dove si spende meno, rispettivamente 730 e 1.040 euro. Tra il 1996 e il 2008, gli elettrodomestici rappresentano la voce di spesa cresciuta di più (+3,2%). Analizzando il periodo dal 1996 al 2008, emerge una tendenza dell’aggregato a crescere a ritmi più contenuti rispetto al complesso dei consumi. Il fenomeno è dovuto,in larga misura, ai mobili.Nel quadro d’insieme dallo studio di Confcommercio emerge la stagnazione registrata in Germania e la contenuta crescita dell’Italia, fenomeni anche qui da attribuirsi principalmente alla componente relativa ai mobili ed al tessile per la casa.La voce più dinamica è risultata in quasi tutti i Paesi quella relativa agli elettrodomestici legata all’introduzione di nuovi prodotti ed alle innovazioni che hanno interessato i beni più “maturi”, con riflessi anche in termini di impatto ambientale e risparmio energetico, tematiche a cui i consumatori europei si sono dimostrati via via più sensibili. Anche a causa dei vari incentivi pubblici che, di volta in volta, hanno incoraggiato gli acquisti di quasi tutte le tipologie di apparecchi.

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