mercoledì 23 dicembre 2009

La produzione di auto in Italia salirà a un milione di auto

Il braccio di ferro sulla chiusura o riconversione degli impianti italiani non ferma il piano Fiat. Nel biennio 2010-2011 arriveranno 11 nuovi modelli, tra cui il nuovo Doblò, la Giulietta, la nuova Panda e la nuova Y. Questo l’annuncio dell’ad Sergio Marchionne nel corso dell’incontro di ieri pomeriggio a Palazzo Chigi con i sindacati. La mappa delle produzioni, sulla carta, è già disegnata. Dagli impianti della ex-Bertone, acquisiti di recente dalla Fiat, usciranno auto Chrysler. La Nuova Y sarà prodotta in Polonia e la Small in Serbia dal 2011. A Mirafiori vengono confermati nel biennio i modelli attuali (Punto, Idea, Multipla, Mito, Musa e Thesis). A Cassino, nel 2010, a Croma, Brava e Delta si aggiungerà la produzione della Giulietta. Melfi, ha spiegato il manager, «sta lavorando bene» e saranno dunque mantenuti i modelli già presenti (Grande Punto e Punto Evo). Quanto a Pomigliano, ha detto Marchionne, che attualmente sforna le Alfa 147, Gt, 159, 159 Spider, 159 Sportwagon e la Bravo, l’ipotesi è quella di affidargli la Nuova Panda. Ma tutto è ancora da verificare. «È l’impianto più penalizzato per l’assenza di incentivi», ha detto Marchionne, aggiungendo che «così lo stabilimento non può reggere».
In ogni caso, l’obiettivo del Lingotto è quello di incrementare la produzione complessiva in Italia. «Vogliamo aumentare i livelli», ha spiegato Marchionne, «dalle 650mila vetture di oggi ad un range compreso tra 800mila e un milione di unità entro tre anni, con un target di 900mila vetture l’anno». A questi volumi si somma poi la produzione di veicoli commerciali leggeri, che potrà raggiungere circa 220mila unità rispetto alle 150mila di quest’anno.
Per tagliare il traguardo del milione di auto la Fiat metterà sul piatto una robusta dose di risorse aggiuntive. Nei prossimi due anni gli investimenti previsti in Italia ammontano a circa 8 miliardi. Ma il raggiungimento dei target dipenderà, ovviamente, anche dall’andamento del mercato. Secondo il manager in Europa nel 2010 le immatricolazioni di auto saranno circa 12 milioni, 1,5 milioni in meno rispetto al 2009. Per quanto riguarda l’Italia, le vendite a fine anno dovrebbero attestarsi a circa 2,1 milioni di unità, in leggero calo sul 2008. Ma senza incentivi, ha voluto ricordare Marchionne, che è in attessa del decreto che dovrebbe prorogare gli aiuti, il prossimo anno «è ragionevole pensare il mercato precipiti verso la soglia di 1,7 milioni di unità». Più pesante la situazione per i veicoli commerciali leggeri, il cui mercato ha registrato un calo del 10-11% nel 2008 e «quest’anno ha fatto ancora peggio».

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